Agenzia di rating

Società indipendente che assegna un giudizio o valutazione, cd. rating, sulla solidità e solvibilità di una società emittente di titoli sul mercato finanziario, ovvero sulla capacità della stessa di ripagare il debito nei tempi prestabiliti.

Esistono diverse agenzie di rating, ma le più conosciute ed influenti sono Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch Ratings.

Queste società si sono sviluppate dagli inizi del ‘900 per colmare l’asimmetria informativa presente sul mercato, fornendo informazioni utili d’investimento.

In particolare, l’origine del rating si può far risalire al documento History of Railroads and Canals in the United States (Storia finanziaria delle ferrovie e dei canali degli Stati Uniti), pubblicato da Henry Varnum Poor nel lontano 1860, che conteneva un resoconto dettagliato delle operazioni finanziarie di tutte le compagnie ferroviarie degli Stati Uniti, con il desiderio che le aziende cominciassero a rendere pubblici i propri bilanci al pubblico e ai possibili investitori.

Il figlio di Henry Varnum Poor, Henry William Poor, insieme all’analista finanziario Luther Lee Blake, creò indici finanziari trasparenti, portando poi alla nascita dell’agenzia nella forma attuale nel 1941.

Una storia simile riguarda il giornalista economico John Moody, anch’egli interessato alla trasparenza finanziaria delle aziende, che nel 1909 fonda l’agenzia Moody’s, cominciando ad assegnare valutazioni alle obbligazioni emesse dalle imprese ferroviarie degli Stati Uniti.

In Europa, la vigilanza sulle agenzie di rating spetta all’autorità competente dello Stato membro (per esempio, in Italia la Consob), in collaborazione con le autorità competenti degli altri Stati membri interessati, avvalendosi del collegio competente e coinvolgendo l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA).

Le agenzie di rating vengono criticate in quanto società private non esenti da conflitto di interesse rispetto al mercato, mettendone in dubbio l’affidabilità.

La recente crisi finanziaria ha riacceso il dibattito sulla regolamentazione delle agenzie di rating, in quanto è opinione ormai diffusa che le agenzie abbiano contribuito alla crisi assegnando rating troppo alti alle obbligazioni garantite da mutui subprime nel 2008 negli Stati Uniti, ci si aggiungono altri esempi, come l’emissione di rating positiva fornita nei confronti di Lehman Brothers appena una settimana prima del fallimento, oppure di Parmalat poco prima del crack finanziario.

Tuttavia, anche l’eventualità di agenzie di rating governative non precluderebbe dall’eventuale conflitto di interesse che sarebbe, forse, anche maggiore, in quanto dirette interessate a non essere pienamente trasparenti e obiettive.

Nel 2008 la Commissione europea ha pubblicato una “draft regulation” per le agenzie di rating, che è stata successivamente approvata dal Parlamento europeo nell’aprile 2009 e dal Consiglio nel luglio 2009. Emergono dunque importanti passi avanti sul terreno della prevenzione del conflitto di interesse, di una governance più autonoma e di una verifica delle procedure di valutazione.

Ultimo aggiornamento 06/02/2014

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