Normative e documenti sui conti

Di seguito è stata raccolta tutta la normativa che regola il settore bancario retail, quello dei conti correnti e dei conti di deposito indirizzati ai clienti privati, per farti conoscere le disposizioni più rilevanti e recenti in materia di conti correnti e conti deposito, scaricabili in formato .pdf.

Provvedimento della Banca d’Italia del 23 luglio 2019: “Disposizioni di vigilanza per gli istituti di pagamento e gli istituti di moneta elettronica”

Con il provvedimento del 23 luglio 2019, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, la Banca d’Italia ha modificato le disposizioni di vigilanza per gli istituti di pagamento e di moneta elettronica. Con il presente provvedimento, sono introdotti i seguenti procedimenti amministrativi: esenzione dall’obbligo di predisporre l’interfaccia di fall-back; revoca dell’esenzione dall’obbligo di predisporre l’interfaccia di fall-back.
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Decreto numero 70 del 3 maggio 2018 del Ministero dell’Economia e delle Finanze

Con il decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze numero 70 del 3 maggio 2018, sono stati individuati i beneficiari del Conto di Base, nonché definiti il funzionamento e i costi di tale strumento bancario . Stabiliti il numero di operazioni annue del conto di base effettuabili senza addebito di ulteriori spese, nonché il numero di operazioni sufficienti a coprire l’uso personale da parte del consumatore al quale il conto base è destinato. Il conto base è rivolto alle fasce di clientela socialmente svantaggiate e ai titolari di trattamenti pensionistici, fino all’importo annuo di 18.000 euro. A questi il conto base è offerto senza spese. Definite le condizioni e le modalità per l’accesso ai conti base gratuiti e le loro caratteristiche.
Scarica il decreto n.70 del 30 maggio 2018 in PDF

Direttiva 2015/2366 UE sui servizi di pagamento nel mercato interno (PSD2)

Il 13 gennaio del 2016 è entrata in vigore la direttiva 2015/2366/(UE) sui i servizi di pagamento nel mercato interno (cosiddetto PSD2). La direttiva mira a promuovere lo sviluppo di un mercato interno dei pagamenti al dettaglio efficiente, sicuro e competitivo, rafforzando la tutela degli utenti dei servizi di pagamento, sostenendo l’innovazione e aumentando il livello di sicurezza dei servizi di pagamento elettronici.
Scarica la direttiva (UE) 2015/2366 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 in PDF

Direttiva 2014/49/UE relativa ai sistemi di garanzia dei depositi per tutelare i depositanti degli enti creditizi

La direttiva 2014/49/UE istituisce un quadro normativo armonizzato a livello dell’Unione Europea in materia di sistemi di garanzia dei depositi . Persegue il fine di tutelare i depositanti di qualsiasi ente creditizio, nonché di salvaguardare la stabilità del sistema bancario dell’Unione Europea nella sua interezza.

La direttiva 2014/49/UE sostituisce la direttiva 94/19/CE, come modificata dalla direttiva 2009/14/CE, e fa parte di un pacchetto normativo in materia di gestione delle crisi bancarie, che include anche la direttiva 2014/59/UE (c.d. Bank Recovery and Resolution Directive – ‘BRRD’), in tema di risanamento e di risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento, nonché il Regolamento (UE) n. 806/2014 (c.d. Regolamento ‘SRM’), che istituisce il Meccanismo di Risoluzione Unico per i paesi dell’Eurozona.

Ciascun Paese dell’Unione Europea deve farsi carico dell’introduzione di leggi finalizzate a garantire:

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Direttiva 2009/14/CE relativa ai sistemi di garanzia dei depositi

La direttiva 2009/14/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio apporta modifiche alla direttiva 94/19/CE relativa ai sistemi di garanzia dei depositi, per quanto riguarda il livello di copertura e il termine di rimborso.
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Decreto legislativo n. 49/2011: sistemi di garanzia dei depositi riguardo al livello di copertura e al termine di rimborso

La normativa di tutela dei risparmi dei clienti di banche in situazioni di insolvenza è stata modificata con il d. lgs. 24 marzo 2001 n. 49, formulato come recepimento della direttiva 2009/14/CE, che ha uniformato le regole a tutela dei risparmiatori nei Paesi dell’UE. La copertura da parte del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), consorzio supervisionato da Banca d’Italia a cui devono aderire obbligatoriamente tutte le banche aventi come forma societaria la Società per Azioni, è stabilita in 100.000 euro per depositante e istituto di credito, e in venti giorni lavorativi il tempo massimo per il rimborso del deposito.
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Decreto legislativo n. 206/2005: Codice del consumo

Con il d. lgs. 6 settembre 2005 n. 206 e successive modifiche è entrato in vigore il Codice del consumo che riunisce, in un unico documento, tutta la normativa posta a tutela del consumatore. Una delle più importanti novità è stata l’introduzione della cosiddetta azione di classe ( class action ), ovvero della procedura di risarcimento del danno in capo a ciascun componente del gruppo di consumatori danneggiati da un medesimo evento.
Scarica il Codice del consumo aggiornato in PDF

Infine con il decreto legislativo 21 febbraio 2014 n. 21, sono state introdotte delle modifiche al Codice del consumo, in recepimento della  direttiva 2011/83/UE  sui diritti dei consumatori. Il suddetto decreto prevede, in particolare, maggiori tutele nei confronti dei consumatori in materia di  acquisti e-commerce e di contratti a distanza , e aumenta a 14 giorni di calendario il numero dei giorni in cui il consumatore può recedere dal contratto. Tale decreto entrerà in vigore dal 13 giugno 2014, tranne che per il modello di comunicazione sul recesso, che le aziende sono obbligate ad adottare già a decorrere dal 26 marzo 2014.
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Decreto legislativo n. 385/1993: Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia

Altresì conosciuto come Testo Unico Bancario, o con il suo acronimo TUB, il d. lgs. 1° settembre 1993 n. 385 ha sostituito tutta la legislazione bancaria in essere fino a quel momento, con l’intento di riformare in maniera radicale il sistema bancario italiano e di raccogliere tutta la disciplina in materia di attività bancaria e creditizia in un unico testo.
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Decreto del Presidente della Repubblica n. 642/1972: disciplina dell’imposta di bollo

Il D.P.R. n. 642/1972 ha introdotto, per la prima volta in Italia, la disciplina dell’imposta di bollo. Si tratta di un’imposta indiretta, poiché non dipende dalla capacità contributiva dei singoli soggetti, e cartolare, perché ha come oggetto la trascrizione del negozio giuridico su atti, documenti e registri.
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Il suddetto decreto è stato modificato e aggiornato più volte. In particolare, la legge n. 214/2011 ha modificato la disciplina dell’ imposta di bollo applicabile agli estratti di conto corrente, ai rendiconti dei libretti di risparmio e alle comunicazioni relative a prodotti finanziari .
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Infine, la cosiddetta Legge di stabilità per l’anno 2014 (legge 27 dicembre 2013, n. 147) ha aumentato, con l’art. 581, l’imposta di bollo dovuta per i conti deposito dall’1,5 al 2 per mille sulle somme depositate, a decorrere dal 2014.
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Sono invece presentate di seguito due  Circolari dell’Agenzia delle Entrate che apportano chiarimenti interpretativi  riguardanti l’applicazione dell’imposta di bollo:

Guida al conto corrente in parole semplici di Banca d’Italia

Banca d’Italia ha redatto una guida al conto corrente che descrive le principali caratteristiche e le tipologie principali di conto corrente, i costi fissi e variabili che gravano sullo stesso, aiutando il cliente a scegliere in maniera più consapevole.
Scarica la Guida al conto corrente in parole semplici in PDF