L'Associazione bancaria italiana è l’associazione di settore del mondo bancario e finanziario italiano, rappresentandone, tutelandone e promuovendone gli interessi.
Venne costituita a Milano il 13 aprile 1919 dai rappresentanti di 53 banche. La nascita va collocata nel quadro dello sviluppo dell'associazionismo economico in generale, e non soltanto creditizio, che si verifica nel Paese tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento. La costituzione delle Confederazioni dell'industria (1909) prima, dell'agricoltura e del commercio poi, sono l'espressione più tangibile di questo fenomeno.
Con gli anni, la caratteristica di rappresentanza di sistema si è andata rafforzando, allargandosi all'intero mondo finanziario.
Intanto il sistema bancario è profondamente cambiato. Di qui la trasformazione in un sistema di banche per lo più private e quotate, con un forte interesse all'apertura all'Europa e all'euro. In questo nuovo scenario all'ABI viene confermata la rappresentanza di tutti gli operatori bancari e finanziari.
A partire dal 1997, l'ABI assume anche la rappresentanza sindacale diretta delle aziende del settore. Le viene anche riconosciuta la competenza a definire le linee unitarie relative ai rapporti di lavoro, alle politiche dell'occupazione, ai rapporti con le organizzazioni sindacali dei lavoratori di tutto il sistema, tranne che i contratti collettivi di lavoro stipulati dalla Federazione italiana delle banche di credito cooperativo.
L'Associazione raggruppa quindi tutti gli operatori bancari e finanziari italiani. L'ABI rappresenta inoltre il sistema creditizio e finanziario italiano in tutte le sedi internazionali, tra cui la Federazione Bancaria Europea e la Federazione Ipotecaria Europea.
Essa costituisce la voce di tutte le banche, piccole, medie e grandi. È anche l’espressione della finanza, delle società di leasing e factoring, delle fiduciarie, delle società di intermediazione mobiliare (SIM) e di quelle di gestione del risparmio (SGR).
L'associazione ha i seguenti obiettivi:
- Collabora a livello nazionale ed internazionale alla soluzione di questioni che interessano il settore creditizio e finanziario e dei problemi di più generale interesse per il Paese.
- Sollecita l’innovazione normativa.
- Organizza studi e dibattiti.
- Definisce linee unitarie riguardo ai rapporti di lavoro, compresa la stipulazione dei contratti collettivi.
- Svolge attività di informazione, assistenza tecnica e consulenza.
- Elabora codici di comportamento.
- Promuove, nel rispetto dei principi della libera concorrenza, iniziative di collaborazione fra gli Associati.
Questa la ripartizione (a maggio 2012) delle 1005 aziende associate, delle quali 87 conferenti unicamente mandato di rappresentanza sindacale:
- 699 banche (di cui 209 costituite in forma di società per azioni, 1 avente natura giuridica di diritto pubblico, 439 costituite in forma di società cooperativa, 49 filiali in Italia di banche estere, 1 Ufficio di rappresentanza in Italia di banca estera);
- 206 intermediari finanziari (società finanziarie, di leasing, di factoring, di intermediazione mobiliare ecc.);
- 13 associazioni di categoria (5 tra banche e 8 tra intermediari finanziari).