Carta di credito revolving
La carta revolving costituisce un sistema di pagamento rateale delle spese che vengono effettuate dall’utente nel corso del mese tramite carta di credito. Il funzionamento della carta revolving consiste in una sorta di prestito non finalizzato della società emittente nei confronti dell’utente che ne fa utilizzo: al momento della spesa, infatti, l’importo non viene scalato immediatamente dal conto corrente d’appoggio, ma suddiviso nel tempo attraverso delle rate di minore peso, secondo i modi e i tempi concordati con l’istituto di credito.
La carta revolving prevede la massima flessibilità nel pagamento delle rate: la rata mensile può infatti essere scelta dal cliente, che può anche aumentarla fino ad arrivare a pagare l’intero saldo. Con le rate si pagano anche gli interessi, che riguardano soltanto le somme effettivamente utilizzate e non quelle messe a disposizione con il fido.
Il limite di credito concesso dalla carta revolving viene solitamente deciso dall’ente emittente in base all’affidabilità creditizia del cliente. Dato che la carta revolving, comporta un vero e proprio prestito per l’istituito di credito, quest’ultimo ha bisogno di garanzie sul pagamento delle rate: l'ente emittente richiede, dunque, una copia dell'ultima busta paga e/o di una recente bolletta.
Le spese di una carta revolving sono comunque piuttosto elevate: la rateazione comporta un costo aggiuntivo per l'acquirente dovuto alla corresponsione degli interessi sul finanziamento, entro l'importo massimo del fido e i tassi di interesse sono generalmente più alti rispetto a quelli di altri tipi di prestito.
Ultimo aggiornamento 25/01/2013